Lo scorso consiglio il Gruppo PD ha presentato un comunicato sulle dichiarazioni di Beppe Grillo sulla mafia, qui la replica dal nazionale e tutti gli interventi in tema sul blog di Beppe Grillo!
Tra l'altro ricordiamo che poco tempo fa il Movimento 5 Stelle è stato promotore in Comune di un incontro "La Mafia a Milano Esiste" e Mattia Calise si è fatto promotore per la cittadinanza onoraria a Pino Masciari.
Qui la replica alle accuse che gli sono state mosse:
"La mafia ha tutto l'interesse a mantenere in vita le sue vittime. Le sfrutta, le umilia, le spreme, ma le uccide solo se è necessario per ribadire il suo dominio nel territorio. Senza vittime, senza pizzo e senza corruzione come farebbe infatti a prosperare? La finanza internazionale non si fa di questi problemi. Le sue vittime, gli Stati, possono deperire e anche morire. Gli imprenditori possono suicidarsi come in Grecia e in Italia. Spolpato uno Stato si spostano nel successivo. Questo è il senso delle mie parole di ieri a Palermo. Honi soit qui mal y pense."
Qui tutti gli inteventi sul blog di Beppe Grillo a tema MAFIA:
Questo è il comunicato presentato dal Gruppo PD sulle dichiarazioni di Grillo in Consiglio di Zona 3:
1919 Don Costantino Stella, accoltellato mentre esce dalla Sacrestia a Resuttano
1947 Strage di Portella della Ginestra 11 morti e 56 feriti, contadini celebranti la festa del lavoro
1948 Placido Rizzotto, sindacalista, rapito e ucciso a Corleone
1978 Giuseppe Impastato, politico, attivista e conduttore radiofonico, ucciso a Cinisi
1982 Pio La Torre, ucciso da una raffica di proiettili a Palermo, insieme al suo autista Rosario Di Salvo
1989 Vincenzo Grasso, rivenditore d'automobili, assassinato a Locri
1990 Antonino Marino, comandante della caserma di Plati, ucciso a Bovalino Superiore
1991 Libero Grassi, imprenditore ucciso a Palermo dopo aver intrapreso un'azione solitaria contro una richiesta di pizzo senza ricevere alcun appoggio
1992 giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Mortinaro, Rocco Dicilio, Vito Schifani vengono uccisi dall'esplosivo posto sotto un tratto dell'austrada A29 all'altezza di Capaci
1992 Paolo Borsellino, Emanuela Loi prima donna della Polizia di Stato caduta in servizio, Agostino Catalano, Vincenzo Li Mui, Walter Cosina e Claudio Traina, uccisi in via D'Amelio, da un'autobomba, con circa 100 kg di esplosivo a bordo;
1993 Don Pino Puglisi ucciso a Palermo, davanti al portone di casa, con alcuni colpi alla nuca.
1994 Liliana Caruso, 28 anni, moglie del pentito Riccardo Messina, membro del clan Savasta, uccisa a Palermo per aver scelto di rimanere accanto al marito nel suo percorso di collaboratore
1999 Stefano Pompeo, ragazzo ucciso per errore al posto di un potente boss locale
E tanti, troppi altri.
Date. Nomi. Storie di vittime. Che si chiami Ndrangheta, Camorra, Cosa Nostra o Sacra Corona Unita, sempre di mafia e mafie si sta parlando.
Sacerdoti, imprenditori, contadini, polizziotti, magistrati, giovani, cittadini, uomini e donne. di destra, di sinistra, di centro. Perchè la mafia non fa sconti. La mafia non guarda in faccia nessuno. La mafia uccide. Non solo la crisi uccide, anche la mafia.
Dal 1983 sono quasi 900 le vittimi riconosciute. Quelle di cui si sa un nome.
Con queste poche righe intendo esprimere a nome del Partito Democratico solidarietà piena non solo alle vittime, ma anche ai familiari di quanti combattono ogni giorno per la giustizia, e pagano con la vita l'opporsi ad un sistema criminale mafioso.
Le parole di Beppe Grillo, pronunciate tra l'altro alla vigilia del trentennale dell'assassinio di Pio La Torre, sono uno schiaffo a tutte le vittime di mafia e a chi lotta ogni giorno per il riscatto, non solo del mezzogiorno.
Grillo dice che la mafia non ha mai strangolato i suoi clienti limitandosi a prendere il pizzo? Forse dimentica che la mafia ha strangolato e ucciso le persone che il pizzo non hanno voluto pagarlo.
Tanti ancora oggi purtroppo fanno gli struzzi ed evitano di opporsi alle infiltrazioni mafiose in modo netto. E questi sermoni populisti servono solo, e sono serviti in questi anni, ad assecondare il dominio mafioso.
Non vi sono partiti, colori, divisioni nel ricordo di chi, dal semplice cittadino al giudice al sacerdote, ha perso la vita perseguendo un'ideale di legalità, svolgendo il proprio dovere con rigore ed onestà e si è opposto ai meschini compromessi con la mafia.
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